I cittadini di Orvinio si oppongono alla "cattedrale delle antenne"

Orvinio è un paese di circa 450 abitanti sulla via Licinese a circa 850 m sul livello del mare, il centro abitato più alto del Parco dei Monti Lucretili. Orvinio è nota per aver dato i natali al pittore Vincenzo Manenti, per le sue tre chiese, per il Castello Malvezzi Campeggi, per il santuario di Santa Maria di Vallebona e per la chiesa romanica unica del suo genere di Santa Maria del Piano.

Fino a poco tempo fa il paese si fregiava di un paesaggio letteralmente incontaminato, con le vallate puntellate dalle macchie bianche delle mucche al pascolo e sovrastate dal profilo dolce all'orizzonte della cima Coppi e della Morretta.

Oggi tutto questo è minacciato dalla presenza di un traliccio alto 24 metri recentemente realizzato sul colle della Guardia che potrà ospitare ripetitori dei cellulari, antenne Wi-Fi, Wi-Max e persino antenne radio-televisive, che sono in assoluto le più impattanti per la salute pubblica.

L’Associazione “Orvinio: Ambiente e Cultura” dopo aver organizzato due conferenze informative a maggio per sensibilizzare i cittadini si è fatta promotrice della preoccupazione degli stessi ed ha raccolto  centinaia di firme contro l’installazione del traliccio, mostrando il progetto che è stato finalmente consegnato dal Parco, dato che il comune aveva precedentemente negato ai cittadini l'accesso agli atti.

Sabato 9 luglio l'associazione ha anche distribuito in piazza delle magliette provocatorie con la scritta "Arrua lu tralicciu" ovvero "Togliete il traliccio".

"Siamo assolutamente contrari a questo traliccio che rappresenta una mostruosità paesaggistica e un rischio molto serio per la salute degli abitanti di Orvinio", commenta Simona Borrelli, Vice presidente dell'Associazione. "Gli esperti sostengono, infatti, che le emissioni elettromagnetiche siano nocive per la salute anche a livelli dieci volte inferiori agli attuali limiti di legge e questo traliccio rappresenta un chiaro invito ai gestori ad installare degli impianti tanto più che il comune di Orvinio acquisirà una percentuale del 30% sull'affitto che il proprietario del traliccio riceverà dai gestori. Crediamo che il comune si sia posto così una posizione di conflitto di interessi, dato che per legge i comuni dovrebbero minimizzare l'esposizione ai campi elettromagnetici per la popolazione mentre con questo contratto il comune di Orvinio avrà un chiaro interesse economico ad autorizzare quante più antenne possibili. Questo per noi è inaccettabile."

Secondo l'Associazione "Orvinio: ambiente e cultura" il sindaco, che è stato fermato in strada per fargli omaggio di una maglietta dell'associazione, si sarebbe dichiarato disponibile ad un incontro per parlare in tempi rapidi della questione e per trovare una soluzione al problema prima che i cittadini agiscano per le vie legali.

"Ci impegneremo con tutte le nostre forze per dare al paese la modernità e i servizi di connettività necessari allo sviluppo delle attività imprenditoriali e alla crescita delle giovani generazioni, ma siamo  convinti che l'unica connettività compatibile con la salute umana e con il paesaggio sia quella che viaggia via cavo, ovvero la fibra ottica che salvaguarda la salute offrendo connessioni ad alta velocità. Gli impianti previsti dal contratto del traliccio rappresentano, invece, con le loro emissioni elettromagnetiche, un'aggressione ad Orvinio ed al suo meraviglioso territorio", conclude il Presidente dell'associazione Pietro Attilia.

Per maggiori informazioni orvinioambiente@gmail.com


Il tavolo informativo al centro di Orvinio con il disegno di come dovrebbe diventare il traliccio di Orvinio - 9 luglio 2016


La maglietta "Arrua lu tralicciu" 9 luglio 2016


Il traliccio com'è adesso senza antenne - 9 luglio 2016


Il traliccio così come approvato dal Comune e dal Parco
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